“Nameless”, il primo ep ufficiale degli Acid Muffin

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Gli alfieri del New Beat italiano: I Valium

La band new beat salernitana I Valium

A cura di Marianna Alvarenz

I Valium, direttamente dalla provincia di Salerno, sono : Marco Sabino (voce e chitarra), Luigi Sabino (chitarra e voce), Mariano Lepore (basso), Davide Maresca (batteria).

C’è chi li definisce dei rockettari vintage strappati ai favolosi sixties, chi ancora gli ultimi restanti New Beat; vero è che la band guarda oltremanica, ispirandosi e subendo attivamente le influenze di Beatles, Rolling Stones, The Who e tutto il buon made in England. Il tessuto musicale dei loro brani, rigorosamente in italiano, si colora degli arnesi classici del rock: chitarra, basso e batteria, ma non aggiunge nulla dei loro predecessori anni ’60: né tastiere, né ottoni , né legni. Il loro ultimo album, Revolution, secondo disco in studio, composto da 12 tracce, è una folle sarabanda di ritmi, melodie e distorsioni, esaltato dalle qualità tecniche e dalla straordinaria carica della band.

Carica e grinta che si notano subito in “Razor”, per nulla romantico e caratterizzato dall’acutezza polemica, ben filtrata dalle distorsioni , con un intro che fa gola; ben dispiegato sulla batteria, e lisergico quanto basta nel bel mezzo. “15 Anni” , di cui il 16 Dicembre scorso è uscito il videoclip ufficiale su YouTube che ha raggiunto le oltre 30.000 visite in meno di 3 settimane, celebra l’epoca delle prime pippe mentali di un certo calibro, descritta da un rock mutante e un video, appunto, che accende le fantasie più bollenti, tra melodie orecchiabili e la giusta armonia vocale. Ritmi veloci e cadenzati li troviamo in “L’uomo che avvolge i sogni”, che ci riporta a spasso per gli anni ’60, grazie a quelle chitarre un po’ beatlesiane, articolato e semplice. Il ricalco di stilemi musicali ed estetici della “Swinging London” lo ritroviamo in “Cuore di Rubik”, la giusta sonorità e quella schitarrata elettrica che tanto ci piace, si dimena tra selvaggi arrangiamenti. “Giochi perfetti” celebra come non mai i Beatles, senza perdere di originalità artistica che imperversa in tutto l’album.

Revolution, orecchiabile nella sua irruenza, cosparso di febbrile eccitazione, permea le speranze future della band salernitana, che vanta già un sostanzioso gruppo di fans in tutta Italia, proprio quello che ci vuole per scuotere dalle fondamenta il compassato panorama del pop-rock italiano.

http://www.valium.it/

https://www.facebook.com/ivalium

https://soundcloud.com/ivalium/sets/i-valium-revolution

Il crossover dei pesaresi Selica con l’omonimo EP

La band crossover/numetal pesarese

A cura di Bullet

Il mio primo approccio con i Selica è stato molto positivo.

I cinque componenti del gruppo, dopo svariati cambi di line up, riescono finalmente a stabilizzarsi e a fondere le loro influenze musicali in un unico mosaico sonoro delicato e potente al tempo stesso, che esce sotto forma di EP nel 2012.

Le tre canzoni che compongono questo piccolo gioiello mi hanno rimandato subito a band come Deftones e Chevelle, cioè quelle formazioni che preferiscono mettere la potenza al servizio della melodia piuttosto che il contrario. L’amore che i Selica provano per queste sonorità è innegabile e, come ben si sa, dall’amore non può che nascere qualcosa di bello. Non stiamo certo parlando di un EP che rivoluzionerà un genere musicale, ma avrà ottime possibilità di lasciarvi dentro parecchie emozioni. Non sono mai stato un cultore della ricerca dell’originalità a tutti costi e credo che concentrarsi sul fare egregiamente quello che si è capaci di fare sia spesso la strada migliore.

E i Selica ci riescono alla perfezione.

 

La copertina dell'EP

Il loro sound vi travolgerà come una bellissima onda alta dieci metri. Riff pesanti come macigni si fondono con estrema arte ad un gusto melodico malinconico che ci afferra subito alla gola. Le sole tre (purtroppo) composizioni che ci vengono proposte non hanno assolutamente niente da invidiare ai colleghi d’oltre oceano della band. Suonate magistralmente, cariche di potenza, dense di atmosfera, mai noiose e arricchite da una performance vocale capace di toccare picchi emotivi altissimi. Parlavamo di malinconia: è la prima emozione che ho percepito, fortissima, dal sound creato dai Selica.

Malinconia giusta, che riporta a ricordi non banali e giustificati che riaffiorano con motivo, seguiti da attimi di speranza ed esplosioni di rabbia. Il più grande rammarico è la durata dell’EP; solamente tre canzoni fanno venire voglia di poter ascoltare molto di più perchè ci sono delle potenzialità evidenti che non vediamo l’ora che vengano utilizzate. La parte del leone la fa sicuramente “Downside”: canzone ispiratissima, capace di creare un’atmosfera di leggera e dolce positività che a tratti si apre in esplosioni di riff di chitarra maturi e linee vocali spaziali.

I Selica ci dimostrano tutto il loro amore per le sonorità crossover/numetal e lo fanno nel modo migliore possibile con questo abbraccio di calore musicale che ci trasmette energia, ricordandoci che la malinconia e la tristezza fanno parte delle nostre vite, ma non la rassegnazione.

Pure Energy.

                                                                                                        

https://www.facebook.com/selica.band

http://selica.bandcamp.com/

 

UKI: la nuova irriverente webzine italiana di ControCultura e ControInformazione.

Il logo di ukizero.com

Alla scoperta dei UKI, la nuova rivista on-line italiana dedicata alle numerose forme di intrattenimento: arte, musica, cinema, letteratura, teatro, poesia e molto altro..Argomenti trattati con un taglio “irriverente” e grafica in costante “evoluzione”, al passo con i tempi….

Uki è un portale di controcultura, sottoforma di webzine multi-autore, nato con l’intento di offrire soluzioni attinenti l’entertainment telematico in tutte le sue forme.

La filosofia editoriale è orientata da una visione biocentrica del “Naturalismo” distinta da un’attività di blogging graffiante ed irriverente sull’attualità.

La cornice estetica è ispirata dal concetto “cibernetico” di evoluzione, nell’antitesi tra natura e artificialità, evocato attraverso nuovi linguaggi, stili e suoni della scena contemporanea. 

Uki tratta di espressioni di vita alternative, contaminazioni artistiche, evoluzioni di correnti e tendenze attraverso quattro rubriche tematiche: 

1. “CULTURAMA”: Fatti ed eventi di attualità internazionale e cultura, costume e società, scienze e pseudoscienze, dottrine olistiche ed esoteriche, lifestyle, news dalla rete…;

2. “LE MUSE”: Arte e cultura dal mondo al locale: musica, cinema, arte, letteratura, teatro, contaminazioni artistiche, ecc… ;

3. “CONTROINFO”: Informazione alternativa, disinformazione…;

4. “PORNOCOOLTURE”: La cultura erotica vista come chiave di lettura del costume dei nostri tempi. 

Inoltre, abbiamo tre sezioni speciali:

 “PAR-H-OLE”: Racconti brevi; storie o brevi romanzi, poesie e scrittura creativa;

 “REPORT”: Live report su concerti, mostre d’arte, shooting fotografici, ecc…;

 “CONTEST”: Concorsi a tema sponsorizzati o promossi da Uki. 

Infine, abbiamo altre due rassegne speciali:

 Tutti i “Trailers” dei film in uscita nelle sale e recensioni esclusive con “Anteprime stampa” nazionali;

Gli “Eventi” e i “live” più trendy dall’Italia, soprattutto di Roma e provincia.

Grazie alla giusta combinazione di marketing, coolness e appeal, il portale ha ormai raggiunto consistenti risultati in qualità di “frequenza”, “copertura netta” e “penetrazione” oltre a un notevole numero, nell’ordine delle migliaia, di “visitatori” unici. 

INSIGHTS:

15.000 “visite” in media al mese;

45.000 visualizzazioni di pagina in media al mese;

75% di “nuovi” utenti compongono il flusso di visitatori;

30% è il traffico diretto – Il 45% proviene dai referral della rete dei nostri social network – Il 25% arriva al sito attraverso le indicizzazioni sui motori di ricerca;

Oltre 10.000 contatti/amici dalla rete dei social network più quella degli autori e dei bloggers;

 La maggior parte del traffico proviene dalla città di Roma, per poi distribuirsi su tutto il resto d’Italia. 

La maggior parte dei lettori (41%) vanno dai 25 ai 34 anni di età – La seconda fascia più numerosa (22%) è quella che va dai 18 ai 24 anni – Il resto si distribuisce in altre fasce soprattutto tra i 35 e i 44 anni – Abbiamo un +5% di utenze femminili rispetto a quelle maschili.

UKI è giornalismo, servizi e advertising allo stesso tempo.

L’Advertising di Uki è un’alternativa ai media tradizionali capace di centrare il target di riferimento

con un forte ritorno in termini di immagine e di brand awarness. 

Contatti:

http://www.ukizero.com/

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https://twitter.com/UKIzero

Il nuovo album live dei bolognesi PropheXy: “Improvviso”

Uscito il nuovo disco live dei PropheXy:

A cura di B.B (non sono Brigitte..)

A quattro anni da Alconauta (2009), i bolognesi Prophexytornano coraggiosamente con un nuovo disco intitolato “Improvviso”(2013, Musea Records). Registrato a Vicenza dal vivo, l’album, sebbene non sia ancora un nuovo lavoro in studio, contiene già i brani inediti che dovrebbero seguire le nuove interpretazioni di “Tritone”, “Babba” e “C’è Vite Sulla Luna?”, presenti su Alconauta. “Improvviso” vede anche due bonus tracks con l’apparizione di Richard Sinclair, icona del “Canterbury Sound”, il quale nel 2011 porta la band sui palchi prestigiosi del “Naima Club” di Forlì e del “We Love Vintage Festival”.

Certo ormai si sa, la musica dei Prophexy o si ama o si odia e anche questo è un prodotto per gli amanti del progressive rock più estremo e sperimentale. Sui nove brani non manca niente per far rivivere la grande tradizione di questo genere: complessità, perfezione d’esecuzione, elaborate improvvisazioni, duetti chitarra-organo, melodie psichedeliche e ipnotiche deviazioni del flauto.

La copertina di "Improvviso", nuovo album live dei bolognesi PropheXy

“Improvviso” si apre con una nuova versione di “Tritone” mentre le tre nuove tracce sono “La Rotonda Della Memoria”, “Stralci Di Quotidiano” e “Paradigmi Mentali”, dei quali ci hanno convinto di più gli otto minuti della rilassante “Stralci Di Quotidiano”, con un memorabile tema alla chitarra. Il disco finisce con la partecipazione di Richard Sinclair, su due pezzi storici dei “Caravan”: “Disassociation” e “Golf Girl”.

Tra il primo autoprodotto Enforce Evolve (2003) e Alconauta sono passati ben sei anni, ci auguriamo che per il prossimo LP non debba farci aspettare tanto a lungo, mentre ai ragazzi invece un buon lavoro in studio!

http://www.prophexy.com/

https://www.facebook.com/PropheXyBand

https://soundcloud.com/prophexy

http://www.youtube.com/prophexyband

“Mandela” : disco d’esordio dell’omonima band vicentina.

Mandela, album di debutto dell'omonimo gruppo veneto

A cura di John Tag

I Mandela sono un gruppo vicentino formatosi nel 2010 ed è composto attualmente da sei elementi: Matteo Scalchi alla chitarra, Diego Di Carlo al basso elettrico, Edoardo Maggiolo alla batteria, Marco Billo alle tastiere, Sean Lucariello ai fiati, Elia Gamba al piano (entrato nel gruppo recentemente e successivamente all’uscita del disco). Dopo circa 3 anni dalla loro nascita e dopo aver suonato tantissimo insieme, i Mandela realizzano il loro primo ed omonimo album.

Devo dire che già dal primo ascolto il disco dei Mandela, come raramente mi accade, ha rapito e non poco la mia attenzione. A volte il loro suono ha un sapore vintage e la cosa sicuramente non è una nota di demerito anzi, a mio avviso, impreziosisce maggiormente il frutto della loro fatica. Amano il jazz, la world music, la fusion ed il funk e il tutto lo ritroviamo nel loro disco di esordio. Ascoltandolo mi sono tornati alla mente grandi opere e grandi artisti di un passato mai morto: Miles DavisMahavishnu OrchestraBilly Cobham Tommy Bolin, che nel 1973 insieme incisero “stratos”, un disco poi diventato uno dei maggiori punti di riferimento della musica fusion. Il jazz rock Italiano dei “Napoli Centrale”, la musica sperimentale di Battiato dei primi anni ’70 ed il progressive italiano sempre di quegli anni.

Il disco contiene sette tracce e certamente i fiati sono quelli che maggiormente caratterizzano l’anima jazz del gruppo; la prima: Good Morning Mr Prs è una sorta d’ intro della durata di soli 1,36 minuti, in cui possiamo ascoltare la grande capacità di questi ragazzi nel jammare, caratteristica che traspare in quasi tutti i brani del disco; seguono Simple: classicamente fusion con in primo piano una chitarra suonata con il “wah-wah”, tipico effetto utilizzato negli anni 70′ (Tommy Bolin docet); In Seaech Of Teemu: anche questo propriamente fusion; The Flow: d’ispirazione funk; Freebeat: inizialmente un brano jazz, dai toni agghiaccianti ma che nell’ultima parte si apre a suoni più armoniosi e gradevoli, che ti avvolgono e ti trasportano sino quasi alla fine.

Mandela live @Lago Film Fest

Una considerazione a parte la voglio fare per la traccia a mio parere più particolare e che sicuramente mi ha più colpito ovvero Drop The King: inizialmente psichedelica, in cui emergono atmosfere tipiche mediorientali, ma subito dopo un basso incalzante e decisamente rock irrompe senza indugi, un giro armonico che mi ha fatto ripensare all’inciso di un brano del 1968 degli Iron Butterfly, “In A Gadda Da Vida” e più precisamente quella parte che fu utilizzata come sigla dello storico programma radio “Supersonic”. Ma ecco che il basso è subito affiancato da atmosfere epic, da una batteria martellante e dagli immancabili fiati jazz. Il disco chiude con la spagnoleggiante ed orecchiabile etnographi.

In conclusione l’album dei Mandela è un lavoro complesso, accuratamente realizzato, dove le diverse esperienze e i diversi gusti musicali di ciascun componente vengono sapientemente miscelati, formando, così, un’opera di indiscutibile valore.

Voto: 7/10

 

http://mandelastream.bandcamp.com

https://www.facebook.com/Mandelaquintet

Blob Agency – Agenzia di promozione, booking, ufficio stampa

Nasce in questi giorni a Bologna Blob Agency, la nuova agenzia di promozione, Booking ed Ufficio stampa per bands ed artisti. Spedisci il materiale della tua band a Blob Agency

blob-agency

Blob Agency è un agenzia creata e gestita da musicisti bolognesi  in concomitanza con degli esperti di Music Marketing e Seo Espert di Roma, seguirà la promozione e il booking di ogni band inserita all’ interno del suo rooster almeno  per un anno.

Ogni band puo’ scegliere tra tre offerte promozionali differenti:

  • “Lancio della notizia”  (1 mese – Promuovi un disco, un singolo, un evento in Italia o all’ estero)
  • “Promozione Italy”       (12 mesi – Promozione sino a 3 Singoli in Italia)
  • “Promozione World”   (12 mesi – Promozione sino a  3 Singoli in tutto il mondo)

La Blob Agency è la prima Agenzia di promozione in Italia ad offrire oltre il classico servizio nei canali promozionali (radio, tv, stampa, webzines, bloggers) anche dei post programmati all’interno di un complesso streaming di 500.000 utenti su Facebook, Twitter, Linkedin e Google Plus

La Blob Agency di Bologna è attualmente l’ unico servizio in Italia che ti permettere di promuovere il tuo disco sulle radio, tv, webzines, blogs, forum underground di tutto il mondo

Tutte le band incluse all’interno del rooster Blob Agency potranno promuovere sino a tre singoli in un anno al medesimo prezzo.

www.blobagency.com

ufficio stampa band

Gli ivan-mihaljevic side effects si sono esibiti all’ Heinken Jamming Festival, al giro d’ Italia e hanno fato da opener ai Whitesnake nell ‘ultimo anno

Il data base della Blob Agency è frutto di due anni di  duro lavoro di ricerca e conta  attualmente di

  • oltre 40.000 indirizzi di Radio
  • oltre 4000 indirizzi di emittenti tv o cable tv o pay tv
  • 100.000 recapiti per newseltter
  • 5000 testate giornalistiche informative
  • 4000 webzines
  • oltre 5000 musicblogs
  • oltre 2000 testate musicali
  • oltre 1000  siti di musicforum
  • oltre 1000 gruppi di condivione sui social
  • oltre 10000 numeri di cellulare  di muscisti per sms service
  • oltre 200 account twitter
  • oltre 300 account facebook
  • TUTTI i portali di eventi e social news ITALIANI, oltre 200 tra U.k. e States
  • TUTTI i music social conosciuti in Europa e negli States
  • oltre 100 social bookmarks
  • oltre 100 chat tematiche
  • i principali 25 servizi di PING SERVICE
promozione band, band

Nicola Barghi nel rooster della Blob Agency

Dopo tre mesi di promozione, Blob Agency crea  per tutte le sue band una Rassegna Stampa/ Press Kit e la inoltra a 200 Music Live Club italiani e 400 nel mondo

Tutti i gruppi saranno settimanalmente informati sulla possibilita’ di scambi-date, festival, contest, aperture concerti.

“Abbiamo deciso di lavorare soltanto con band che ci piacciono davvero e per un periodo non inferiore di dodici mesi – ha commentato il fondatore della Blob Agency di Bologna, Frank Lav – ci sembra il giusto modo per cominciare; e cosa importantissima abbiamo deciso di non precluderci nessun genere:  Metal, Indie, Rock, Rap, Alternative , Experimental, Post Rock, Reggae, Hip hop… purche’ sia ben fatto!”

Riceverai 10 pdf nel corso della tua promozione che ti aiuteranno a gestire molto meglio il music marketing della tua promozione, anche in futuro

Come si svolge la promozione di Blob Agency?

  • Consigli su distribuzione digitale ( 3 mesi prima)
  • Webzines/Blog Submission (3 mesi Prima)
  • Radio/Tv ( 2 Submission)
  • Preparazione comunicati/pubbliredazionali in 8 lingue con versioni differenti (14 giorni prima)
  • Lancio notizia: Comunicati stampa ( Nazionali, Locali, Settore Musica/ Estero)
  • Agenzia di stampa/Quotidiani/Settimanali/Free Press
  • Siti di social News
  • Music Forum
  • Streaming su 500.000 utenti ogni 14 giorni
  • Re-calll telefonico/ Re-call Mail
  • Raccolta rassegna stampa

Nicola Barghi, Ivan Mihaljevic & Side Effects  , Walmus Brothers , Ivalium, Rosso Dalmata, sono solo alcuni dei nomi delle bands inserite attualmente nel rooster di  Blob Agency

Invia il tuo materiale a Blob Agency:

  • Link Soundcloud o Band camp, o Reverbnation

  • Due foto

  • Bio

  • Recensioni uscite

  • Storico concerti 

Mandaci un’ email su: antipop.project@gmail.com

www.blobagency.com

promozione gruppi, music promotion, band promozion, booking

LEVI – ” Poveroccidente “

Levi - "Poveroccidente"

A due anni di distanza da Seguimi, i Levi ci sorprendono con un nuovo lavoro, più complesso e stratificato del precedente. Poveroccidente è un segno della maturità e dello “strano” motto dei Levi: “Pop – Rock – Indie – Prog. 4 cose che ci caratterizzano.”

Lo potete scaricare qui: http://www.mediafire.com/download/n51knp81i5kiuwb/Levi_-_Poveroccidente.zip

Tracklist

1) Embrione
2) Poveroccidente
3) Sublime bellezza
4) Dente perdente
5) Verso l’alt(r)o
6) Anima vagante
7) Un’altra via
8) Perla
9) Legno

Registrato e mixato da settembre a dicembre 2012 al PTSD Studio di Porto D’Ascoli (AP) da Matteo Ferdinando Levi, Damiano Cherchi, Mirko Amabili, Cristiano Pagani e Pietro Carlini.
Masterizzato al Massive Arts Studios (MI) a febbraio 2013 da Alberto Cutolo.

Levi.
Matteo Ferdinando Levi — Voce, chitarre, violini e piano
Damiano Cherchi — basso
Mirko Amabili – Batteria

Levi nasce con un cambio di identità e questo accadde nel 2009.
Poi la decisione di coinvolgere in questo cambio anche altri sventurati nel 2010.
Nel frattempo per sbaglio il primo disco a dicembre 2010 “Seguimi”, riesce a raggiungere un po’ in tutta Italia tutto quel pubblico a cui manca il rock indipendente intriso di idee nuove dal respiro internazionale, condito con dei testi che feriscono lentamente, ascolto dopo ascolto.
Il 2011 fuori casa in Tour, nei club d’Italia, a farsi riconoscere e a suonare il disco e altri inediti, che prendono forma e ancora nuove linee compositive.
Ad agosto 2012 si conclude il “Seguimi” Tour a quasi due anni di distanza. Questo perchè Levi ha ingravidato di nuovo la sua musa ispiratrice, che deve necessariamente partorire.
Settembre 2012, si entra in studio e inizia il travaglio fino alla fine dell’anno per il parto cesareo di “Poveroccidente”.
2013 l’anno della nascita del secondogenito, sarà maschio o femmina?
Una cosa è certa: se cercate fuga dalla realtà, testi scanzonati e musichette indie lasciate stare il tasto PLAY, questa non è la vostra scelta.
Piedi bene a terra voi altri che volete scoprire il vero “Poveroccidente”.

Il 29 Aprile è ufficialmente uscito il secondo disco dei Levi “Poveroccidente”.

GUARDA IL VIDEO DI “SUBLIME BELLEZZA”

per richiesta di recensione o di interviste o di immagini ad alta risoluzione:
emanuele.cutpress@gmail.com

per altre info:
matpagnoni@gmail.com

www.reverbnation.com/leviweb
www.facebook.com/leviweb
www.youtube.com/channelevi

 

Nightshame – “Shame Ep”

Shame Ep

Shame Ep

A cura di Angela Mingoni

The Shame Ep è sconsigliato ai deboli di cuore. Entrare nel mood di questo lavoro risulta alquanto complesso; tralasciando lo sbiascico di parole in un inglese improvvisato, quello che si deve fare è concentrarsi sulla potenza dei riff di chitarra. Quella che per molti può essere vista come confusione è in realtà autentico proto-punk

Non importa se i testi non si capiscono, quello che conta davvero è il risultato. In tutti i nove pezzi la grinta non manca, anzi è sempre costante e presente. Il vero problema qui è la poca varietà; scegliere un genere da seguire è giusto, ma questo non vuol dire proporre facsimili, anzi significa evolvere e distinguersi. Un pezzo come Criminal, con il suo incipit di sirene della polizia, un po’ si discosta dal resto ma se poi si ascolta, ad esempio, Tigerdog, la differenza si nota poco; chitarre all’unisono, suoni “sporchi”, la batteria pestata con tutta la passione possibile. Tutto questo dà vita a basi potentissime, senza artifizi né ghirigori superflui. L’obbiettivo di proporre un sound old school è comunque centrato in pieno; le atmosfere ricordano da vicino gli anni ’70. Non a caso il gruppo nasce come cover band dei Ramones e ne segue le orme passo dopo passo. 

Da ragazzi così giovani ci si aspetta qualcosa di fresco e diverso e il rifarsi a periodi così distanti da loro è una sfida emozionante anche se non completamente vinta. Le basi per arrivare ad una buona maturità, comunque, ci sono tutte e la loro grande abilità come musicisti è indiscutibile. La verità è che il proto-punk non va ascoltato passivamente, va pogato. Sentirlo in un Ep non rende giustizia al genere ma lo limita pesantemente; di sicuro i Nightshame devono essere vissuti mentre danno anima e corpo su un palco, davanti ad un pubblico carico di energia positiva e voglia di saltare.

Chi non ama il punk non si avvicini al cd, resti fermo e non ceda alla tentazione di provare qualcosa di nuovo, perché questo non è un genere per tutti, ma solo per veri appassionati.

https://www.facebook.com/Nightshame

http://www.reverbnation.com/nightshame

https://twitter.com/NightShame

Swordfish Project – ” Di Fronte all’Evidenza

A cura de Il Cala

Che si nascondano nelle Marche gli epigoni italiani dei Rage Against the Machine? Ovvio, paragone pesante eh, molto pesante, ma con le dovute proporzioni, potrebbe starci. La formula è comunque quella, un rapper dalla lingua tagliente e velenosa ed un gruppo alle sue spalle che macina riff e ritmi quasi hard rock, signore e signori ecco il crossover italiano, figlio di Assalti Frontali, Banda Bassotti, centri sociali e periferie creative.

Musica e politica quindi, militanza forte, dichiarata e sventolata con orgoglio, rabbia metropolitana che si avventa contro il sistema (o la “macchina”) e lo demolisce con la spada che già dal nome del gruppo lascia intuire i sentieri che questi 4 ragazzi stanno iniziando a percorrere. 10 pezzi per questo esordio discografico, dieci canzoni, milioni di parole sparate ad alzo zero contro chi vuole negare libertà e le pretende solo per sé. La capacità vocale di Bouli squarcia i pesanti veli di ipocrisia e falsità che da sempre ammantano il nostro belpaese. Valga per tutte “Statomassimo”, che ascoltato oggi, nel periodo delle larghe intese, dei nemici portati al governo, dei vicepresidenti del consiglio che manifestano davanti ai tribunali, suona fin troppo accomodante, anche se Bouli “vede il suo paese bruciare su ogni canale (…) mentre la Lega legalizza gli incendi nei campi rom”.

Tanta rabbia, incanalata e bene dentro questi solchi, queste basi, queste rime sputate fuori per affermare una esistenza, una dignità, una serie di diritti che sembrano allontanarsi pian piano, con la paura anzi il terrore che “alla fine resta solo un cuore di catrame”. Fa da contraltare a tale squallore l’invocazione a “mama africa” terra di sogni e speranze che viene mitizzata e trasformata in uno stato mentale di chi vuole spogliarsi di tutto tranne che del dovuto e dell’essenziale.

Progetto interessante e decisamente sanguigno questo degli Swordfish, che limando qualche ingenuità, specialmente su qualche rima scontata, possono davvero emergere nel combattivo circuito hip hop militante.

http://www.swfproject.com/HOME.html

https://www.facebook.com/swordfish.project.page

http://www.youtube.com/swfproject

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